Dopo aver assistito inermi alla “forzata” chiusura degli ospedali di Massafra e Mottola, ci accorgiamo solo adesso della grande sperequazione che è stata fatta nei confronti della zona occidentale della provincia di Taranto. Il Sindaco ha citato tanti numeri , ma quei numeri sono persone in carne ed ossa che attendono di trovare nella “Politica” le risposte al proprio diritto alla salute. Riteniamo che il diritto alla salute sia il diritto assoluto per eccellenza al pari di quelli relativi alla libertà ed alla dignità dell’uomo.
La dove la “Politica” non riesce a dare le giuste risposte o peggio ancora rimane inerme di fronte alla strapotere dei “numeri” , vuol dire che essa ha fallito il suo ruolo e il suo mandato di fronte al cittadino che reclama, anzi URLA, maggiore attenzione verso la propria salute.
Non basta gridare, giusto per l’occasione, il proprio sconcerto e la propria indignazione, occorre quando si tratta di difendere la salute (vale a dire la vita) utilizzare ogni mezzo per evitare la deriva alla quale sta andando sempre più incontro la sanità nella nostra Provincia.
Abbiamo assistito a forme plateali di protesta di alcuni Sindaci della nostra zona occidentale, con dimissioni prima annunciate e poi ritirate. Si tratta, a nostro avviso, di avere una voce sola e di agire con durezza anche con forme più eclatanti di protesta.
Noi come associazione di malati faremo la nostra parte. Pensiamo alla costituzione di una consulta delle associazioni che si occupano del diritto alla salute con il preciso compito di denunciare, attraverso varie forme, i responsabili di questa deriva e, qual’ora necessario, di scendere in campo con forme di protesta appropriate.
La nostra associazione ha posto la sua attenzione, sin dalla sua nascita, su quelle che sono le deviazioni strutturali della nostra sanità mettendo al primo posto della sua attività ogni azione mirante alla tutela dei malati ed in particolar modo dei malati oncologici, connotandoci con iniziative che hanno avuto come spirito unificatore quello della valorizzazione delle risorse umane presenti nei nostri ospedali.
Per tale ragione abbiamo stretto sempre più il nostro rapporto con il reparto di oncologia dell’Ospedale di Castellaneta diretto magistralmente dall’ottimo Dott. Rinaldi.
Un reparto, quello di Oncologia, che ha registrato nel 2010, nelle varie FASI della malattia neoplastica, oltre 1200 pazienti di cui 416 Tumori della mammella, 98 Tumori del polmone, 5 Mesoteliomi, 245 Tumori del colon-retto, 49 Tumori della prostata, 23 Tumori della vescica, 42 Tumori cute e melanomi, 14 Sarcomi, 24 GIST, 14 Tumori del pancreas, 40 Tumori dello stomaco, 50 Tumori dell’ovaio, 28 Tumori dell’utero, 18 Tumori del testicolo, 12 Tumori del fegato, 50 Tumori del rene, 22 Tumori del testa-collo, 13 Tumori cerebrali, 8 Tumori Vie biliari, 19 Tumori ematologici, 10 Tumori occ, 11 Tumori neuroendocrini.
I pazienti presi in carico nel solo 2010, sono stati oltre 350 : 68 tumore della mammella, 56 tumori del colon retto, 10 GIST, 4 sarcomi, 45 tumori del polmone, 13 tumori del rene, 10 tumori della prostata, 11 tumori della vescica, 6 tumori del testicolo, 7 tumori del cervello, , 12 tumori dello stomaco, 8 tumori del fegato, 5 tumori del pancreas e VB, 22 tumori ginecologici, 12 della cute, 9 tumori del testa-collo, 5 tumori occulti, 2 neuroendocrini ecc.
Globalmente sono state eseguite 2131 visite specialistiche ambulatoriali e 87 stesure di piani complessi e sono state erogate oltre 470 prestazioni in regime ambulatoriale.
262 pazienti sono stati ricoverati in regime di D.H. per un totale di 3101 giornate prevalentemente per chemioterapie , ma anche per biopsie diagnostiche e introduzione di CVC e valutazioni e prestazioni complesse pluridisciplinari.
Sono questi i veri numeri “raccapriccianti” che dovrebbero essere messi a conoscenza di chi deve fare le scelte di opportunità. Si decide, invece, con il sistema puramente “ragioneristico” e con tagli lineari, che il fondo per la spesa farmaceutica di reparto sia bloccata a quella dell’anno precedente. E già, se ad esempio a luglio del 2011 si dovesse già coprire l’intero costo farmaceutico del 2010 allora si deve bloccare tutto, non si potranno fare più le cure chemioterapiche, non si potranno più prendere in carico nuovi pazienti, ecc, ecc. I nostri Manager sanitari, evidentemente, sono convinti che l’incidenza dei tumori nella nostra provincia sta sempre più riducendosi e che quindi i tagli sono più che giustificabili.
Non parliamo, poi, della cronica situazione del personale precario del reparto, la sempre più paventata ipotesi della riduzione di organico (da due medici si passerebbe ad un solo medico) e, ciliegina sulla torta, il numero dei posti letto per il Day Hospital passerebbe a solo due posti.
Il miracolo è compiuto, si è sconfitto finalmente il Cancro. Li dove non ci è riuscita la ricerca e la sperimentazione, ci sono riusciti i tanti ragionieri (con tutto il rispetto per i veri ragionieri) della sanità Tarantina e Pugliese in generale.
Sappino, lor signori, che noi, a differenza di chi in questo momento voglia solo cavalcare demagogicamente il disappunto dei cittadini, non abbandoneremo mai i nostri malati al loro destino, alle loro angosce, alla loro solitudine e nella loro impossibilità a combattere verso uno Stato che li ha praticamente abbandonati .
Invitiamo tutti, le Istituzioni a noi vicine, e te Sindaco, perché diventiate una voce sola, libera da ogni compromesso e da ogni schema ideologico, ma ricca di “Umanità” di vicinanza e di solidarietà verso quanti soffrono e vivono storie di malattia, senza “se” e senza “ma”.
L’Associazione “Echèo” ONLUS Palagiano.
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